Terra Condivisa e l’agricoltura urbana oggetto di studio per una tesi di laurea

Terra Condivisa è il progetto promosso da Farsi prossimo ODV in collaborazione con Caritas diocesana di Faenza-Modigliana. Durante il 2020 abbiamo avviato un’intensa attività di promozione del nostro progetto di agricoltura sociale per far conoscere sempre di più la valenza sociale di questa realtà oltre che per coinvolgere sempre di più i sostenitori del nostro progetto.

Ed è proprio in una delle nostre domeniche di solidarietà natalizie che abbiamo avuto il piacere di incontrare Camilla: “Dopo aver chiesto alcune informazioni a Francesco, un volontario scout che gestiva il banchetto di vendita delle passate, mi sono subito resa conto del grande potenziale di questo progetto!!!”

Infatti Camilla sta compilando una tesi di laurea magistrale in “Sviluppo locale e globale” dal titolo “Sustainable Development Goals and Social Impacts: a framework for the assessment of social sustainability at a local level in the context of urban food agricolture in the Norwegian city of Oslo and the Italian city of Faenza”, con lo scopo di creare un quadro di indicatori sociali che permetta di valutare l’impatto sociale dei progetti di agricoltura urbana.

Ma perché proprio l’agricoltura urbana? “Anche se il mio campo di interesse non è quello agrario, il tema dell’agricoltura urbana è stato trattato spesso in ambito universitario e trovo utilissimo sottolinearne gli effetti positivi che porta sia all’ambiente (un tema tanto attuale ed essenziale per il nostro futuro) sia alla società. Grazie ai miei studi universitari e ancora prima alle mie esperienze con lo scoutismo, ho uno sguardo rivolto agli “altri” con la volontà di fare del mio meglio per “lasciare il mondo un po’ meglio di come l’ho trovato” (citazione di Baden Powell, fondatore dello scoutismo,a cui tengo molto)”

Oslo quindi come Faenza: il progetto ”Linderund Community Garden” è molto simile a “Terra Condivisa nel suo obiettivo di fornire ai ragazzi immigrati di seconda generazione (e poi non solo unicamente a loro) uno spazio dove poter coltivare e dei corsi formativi per poter avviare la loro impresa /business di agricoltura urbana; inoltre c’è una forte attenzione alle relazioni sociali di quartiere con l’intento di creare una comunità attiva e attenta. Allo stesso modo il progetto “Terra Condivisa” è volto alla formazione di persone in situazione di svantaggio economico e sociale, per far acquisire loro competenze in ambito agricolo da poter spendere sul territorio per la ricerca del lavoro.

E così abbiamo incontrato Camilla con cui abbiamo parlato del nostro progetto, delle nostre aspettative e di come stiamo lavorando sul territorio per la sua promozione e per il sostegno delle persone fragili; grazie al questionario che abbiamo compilato, oggetto della sua tesi, potremo valutare l’impatto di “Terra Condivisa” sul territorio.

Così si creano le reti a sostegno dei progetti e si entra in comunicazione: oltre a Camilla abbiamo avuto anche il piacere di conoscere il professor Matteo Vittuari del “Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro Alimentari” con cui abbiamo fatto visita al nostro orto di Castel Raniero e abbiamo scambiato idee e buone prassi, con la promessa di rimanere in comunicazione per il sostegno al nostro progetto di agricoltura sociale.

Promuovere, mettersi in gioco per migliorare e conoscere: anche questo è Terra Condivisa.